E’ mentre intravedo delle briciole di pane, dei frammenti di capelli, della forfora, delle macchioline rinsecchite di sperma, un pelo rossastro del mio cane, la punta spezzata di una matita, dei minuscoli pezzi di carta, una foglia di rosmarino, una ciglia e quello che sembra proprio essere un pelo pubico, il tutto incastrato sotto i tasti del mio vecchio Acer Aspire 1642LM, che penso al motivo per cui scrivo.
Scrivo per frantumare. Frantumare tutto quello che s’è andato ad insinuare là sotto.
Scrivo perché così, battendo sui tasti più e più volte, riesco a disintegrare quelle briciole, quei frammenti di forfora, quella punta di matita e quello che sembra proprio essere un pelo pubico, così che basterà poi inclinare il pc, dargli qualche pacchetta sulla schiena, come si fa con qualcuno cui è andato di traverso qualcosa, ed il gioco è fatto. Tutta la sporcizia finita là sotto, ora miniaturizzata, se ne uscirà in modo semplice e veloce, e tutto ciò grazie alla scrittura. Ecco dunque perché scrivo: per pulire la tastiera del mio pc. E per nessun altro motivo.
Articolo pubblicato su Brown Bunny Magazine il 5.2.2011
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pelo pubico? anche tu scrivi nudo?
Il fatto è che finiscono dappertutto 🙂
aahahah…so insidiosi 😀