Cujo

cujo-stephen-kingScese in fretta le scale, senza fare rumore con i piedi scalzi. Seguì Brett in cucina. Indossava solo i pantaloni del pigiama di colore celeste, con i lacci bianchi di cotone che gli pendevano dalla vita poco sotto il cavallo. Anche se non si era ancora a metà dell’estate, era già molto abbronzato perché era scuro di carnagione, proprio come suo padre.
Si fermò sulla soglia a osservare il suo profilo illuminato da quella stessa luce brillante e rarefatta del mattino sereno. Lo vide cercare lentamente lungo lungo la fila di pensili sopra il fornello, il piano della cucina e il lavello. Aveva il cuore pieno di meraviglia e di paura. E’ bello, pensò. Tutto quello che c’è di bello, o per meglio dire che c’era, in noi, adesso è in lui. Fu un momento che  non avrebbe mai dimenticato. Guardando suo figlio vestito dei soli pantaloni del pigiama, per un momento ebbe una fugace comprensione del mistero della sua fanciullezza, ormai sul punto d’essere trascorsa. I suoi occhi di madre contemplarono con ammirazione la linea snella dei suoi muscoli, la curva delle sue natiche, l’arco preciso dei suoi piedi. Le sembrava… assolutamente perfetto.
[…]
Ma, mentre andava a Bridgton a prendere Roger, pensò invece a quei due momenti di comunicazione quasi perfetta. Due in una sola mattina. Niente male. Ci volevano solo otto o nove anni vissuti assieme, più o meno un quarto della loro rispettiva esistenza. Si ritrovò a pensare quanto fosse ridicolo il concetto stesso di comunicazione umana, all’assurdità della fatica mostruosa che era necessaria per ottenere tanto poco. Quando hai investito del tempo e ne hai ricavato del bene, bisogna stare attenti. Sì, ci avrebbe pensato. Era stato bello con Donna e, anche se a quel punto qualche angolino della loro vita insieme si era chiuso, ostruito da Dio sola sa quanta sporcizia (forse non ancora tutta inerte), c’erano tanti altri locali ancora sgombri e praticabili.
Valeva la pena di pensarci bene, ma forse senza esagerare. Concentrandosi troppo su qualcosa si finiva sempre con l’ingrandirlo a dismisura.

CUJO di Stephen King, Sperling & Kupfer

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