Che fotografandola nessuno mi avrebbe creduto

La-corde-sensible_Magritte_(Racconto_Jacopo_Marocco)

La-corde-sensible_Magritte_(Racconto_Jacopo_Marocco)

E non ci resta che scoppiare a ridere a dirotto. E quando ci incontriamo fare finta di non vedersi e poi spararsi alle spalle
ma con l’amore necessario a fare passare la pallottola da una parte all’altra senza sfiorare nessun organo vitale.
V.B.


Stanotte ho sognato tuo padre. Tuo padre e il tuo cane. Eravamo nella parte alta della città. Io venivo dai giardinetti pubblici, quelli con gli ippocastani e con la fontanella coi pesci dove una volta, da bambino, ci caddi dentro.
Io venivo da lì, mentre tuo padre e il tuo cane venivano dalla parte opposta. Tuo padre m’ha salutato, mentre il tuo cane prima m’ha ringhiato, poi è tornato a fare i cazzi suoi annusando le pisciate a base di feromoni degli altri cani. Indifferente.
Tuo padre mi ha chiesto come stavo. Bene, ho detto, e tu? Bene, mi ha risposto.
Siamo rimasti un po’ in silenzio. Il tuo fantasma girava Continua a leggere

Batman e Catwoman

Gli Amanti - Magritte

Racconto scritto insieme a Fabrizio B.

“Quinto: non commettere atti impuri”: ricamato dalle amorevoli e severe mani di mia madre sta lì, in una cornice d’ebano, sulla parete di fronte ai piedi del letto. Riassume in poche lettere la mentalità da Vecchio Testamento dei miei genitori, gente che ha mandato mia sorella Florentina a trascorrere le vacanze estive da una nostra zia suora solo per averla sorpresa in intimità prematrimoniale col fidanzato. Troppo scandalo per una famiglia osservante e bene in vista nella nostra diocesi, l’esatto opposto del nostro giovanissimo parroco Don Michelino, moderno, progressista, sostenitore della continua a leggere…

Papà ricordati di…

Il telefono squilla, una, due, tre volte. Paolo si sveglia, realizza che è notte e immagina che deve essere tardi, ma non pensa ad altro prima di rispondere.
Dall’altro capo del telefono una voce con un accento meridionale si presenta come Giuseppe Briguozzi, brigadiere dei Carabinieri del comando di una città che dista una quarantina di chilometri dalla città di Paolo. Il militare si scusa per aver chiamato a quest’ora, ma è per avvertirlo che suo figlio ha avuto un grave incidente con la macchina e che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale. Non gli viene detto altro, solo il nome dell’ospedale e di recarsi lì nel più breve tempo possibile.
Fra un po’ di tempo, quando tutto questo sarà passato, Paolo si continua a leggere…

Questione di sangue

Domenica 9 agosto h.10:30

Forse è un bene. È un bene che per un po’ di giorni lei se ne andrà via da qui. È un bene per me, è un bene per lei. Sì, deve andarsene. Via. Via da me, dai miei occhi e dal mio desiderio.

Dalla macchina, la vedo sorridermi, salutarmi e, mentre lo fa, io non riesco a non immaginarla nuda. Nuda sul suo letto, vestita solo della sua pelle rosa pallido e coperta solamente da quel suo odore dolce e caramellato.
Mi saluta e mi sorride.

Per quanto sia doloroso per me, è comunque una fortuna il fatto che continua a leggere…