Prima ero nella sala d’attesa dell’oculista. C’ero io, che attendevo che l’effetto delle gocce che mi aveva messo il medico per dilatare le pupille svanisse, e c’era una signora un po’ anziana.
La signora un po’ anziana aveva qualcosa di strano. C’ho pensato su parecchio, poi ho capito: somigliava a Benny Hill. Ma proprio tanto.
Lì per lì ho pensato che fosse un effetto delle gocce.
Poi, però, l’effetto delle gocce è finito. E così ho verificato che, invece, si trattava proprio di Benny Hill.
Nel frattempo, è tornato nella sala d’attesa il dottore per vedere se le pupille della signora-un-po’-anziana-che-invece-era-Benny-Hill s’erano dilatate abbastanza, e mentre lo faceva gli è suonato il cellulare che, tanto bene, aveva come suoneria “Yakety Sax” ( http://bit.ly/1gzj2HT ). Contemporaneamente sono entrati una donna mezza nuda, un vecchietto pelato e un poliziotto inglese. E lì è venuto spontaneo a tutti di metterci a correre in fila indiana dietro alla donna mezza nuda: io, la signora-un-po’-anziana-che-invece-era-Benny-Hill, il dottore e, a chiudere la fila, il vecchietto pelato che prendeva leggere ma rapide manganellate in testa dal poliziotto inglese.