
“alla fine cosa avremmo da dirci
se anche da estranei siamo comunque meglio dei nostri amici”
Ti augurerei il male – L’orso
Mio fratello non sta bene. Non sta bene per niente. Mia madre è una vita che dice che gli manca qualche rotella. Non lo so. Quello che so è che è pieno di fisse, da sempre.
Da piccolo non mangiava nei piatti, metteva il cibo direttamente sul tavolo e mangiava lì. Poi aveva un amico immaginario di nome Bob che, stando a quello che diceva lui, aveva sui quarant’anni, i capelli lunghi e grigi e viveva nei boschi. Poi c’è stata la fase in cui si faceva i tagli sulle braccia, quella in cui non dormiva perché era convinto che qualcuno, nel sonno, lo avrebbe soffocato. Quella delle scie chimiche. E tante altre fasi di follia.
L’ultima è quella degli alieni. Sono giorni ormai che non fa che ripetere a tutti: “Loro stanno arrivando. Sei pronto?”. E per “Loro”, ovviamente, intende Continua a leggere
“Quando si è innamorati, il cervello secerne delle endorfine che entrano in circolo. La morfina organica cola da una ghiandola ed entra nel cranio: fa lo stesso effetto di uno sballo da oppio a bassa intensità. C’è chi confonde le due cose, lo sballo e l’amore. Crediamo di essere innamorati di una persona, e invece siamo innamorati di una siringa. La pelle come seta, i capelli, gli occhi, la risata, il sorriso, gli impulsi, la fiducia, le confidenze, le curve, il profumo, tutto bene: ma è sempre una siringa. Sei flippato e incastrato, e ben presto arriva il momento in cui ne vuoi sempre di più: matrimonio, carriera, mutuo, bambini,
Fra qualche anno toglieranno il segreto di Stato sulla fine di alcune storie d’amore.
A Ciri, ancora.